Partita dal sapore di Udinese Chievo delle 12:30 che si gioca per l'appunto sul campo numero 2 di un venerdì sera estivo.
Partono forte i ragazzi capitanati da Marco Barbaria che porta subito in vantaggio la 20 con un tocco ravvicinato. Colpiti a freddo, i giovani rossi non ci stanno ed in pochi minuti si portano in vantaggio approfittando di un Santoni non ancora caldo e reattivo. Dopo un momentaneo pareggio della 20, la OIB fa valere la maggior freschezza atletica segnando ben 3 goal e chiudendo il primo tempo sul 5_3. Nel secondo tempo i  ragazzetti in rosso trovano subito il goal del 6_3 che sembra mettere la parola fine al match, ma la 20 non ci sta e si rifà sotto portandosi, con un pizzico di fortuna (autogoal e rigore), a -1 dagli avversari. Nei 2 minuti finali la OIB si riporta sul 7-5 ma, grazie all'ennesima reazione d'orgoglio, La 20 riacciuffa il pari all' over time. Finisce 7 pari, con un punto che sa di amaro per la OIB e che smuove la classifica del fanalino di coda La20. (di Davide Strudthoff)

Ennesimo big match quello che va in scena Venerdi sera al Cabrini Stadium, da una parte gli Evergreen di Emanuele Cristofani e dall'altra una Ventidue ancora imbattuta che sogna in grande.
Primo tempo che vede i blancos condurre la partita e prendere leggermente il largo nel punteggio con gli Evergreen che riescono pero a rimanere attaccati alla partita.
Secondo tempo che rinizia con un filo di nervosisimo in campo e i classici 10 minuti di follia della Ventidue consentono agli Evergeen di ribaltare il risultato e portarsi sul 9-8, ancora una volta però a riportare la calma è il numero 11 della Ventidue , Raffaele Tramontano, che si scatena e riporta avanti la sua squadra anche grazie ad uno straordinario Davide Bracci, di cui si parla sempre troppo poco ma che nel momento di difficoltá con i suoi miracoli tiene sempre a galla la Ventidue.
Risultato finale 12-9, Evergreen che esce sconfitta ma sicuramente si dimostrerá squadra ostica e che senza dubbio arriverá nella parte alta della classifica, ci sará senz'altro da divertirsi nella fase finale. (di Andrea Quarchioni)